Walking in Central Park

Cosa c’è di meglio di una passeggiata a Central Park, per smaltire i luculliani pranzi natalizi?:-)

Eccomi qui, nel polmone verde di Manhattan,

uno dei simboli di New York sin dalla seconda metà dell’Ottocento, 

quando fu progettato da Frederick Law e Calvert Vaux.

340 ettari, un rettangolo di 4 km per 800 m,
con fontane, monumenti, statue, busti di personaggi più o meno famosi, 7 laghetti e stagni,

aree ristoro, 2 piste da pattinaggio, parchi giochi per bambini, prati utilizzati per vari sport,

zone in cui correre e poter andare in bici,

è la meta ideale per chiunque voglia prendersi una pausa dai ritmi frenetici della metropoli.

Sono numerosi gli spunti di interesse che offre Central Park, 

tanto che, per visitarlo tutto con calma, 

ci vorrebbero probabilmente almeno due giorni! 

 

Ho scattato queste foto nella centrale Bethesda Terrace, con la bellissima fontana Angel of Waters,
una delle zone più frequentate e forse più celebri di Central Park,

 perché immortalata in numerosi film e servizi fotografici.
Da qui si può ammirare una splendida vista di The Lake, il secondo lago più grande del parco o avventurarsi per i sentieri nei pressi del Bow Bridge,

uno dei ponti più romantici e caratteristici con le sue decorazioni e la sua dolce forma ad arco di violino, 

che permette di attraversare The Lake nel suo punto più stretto.

Sono giunta qui attraversando Strawberry Fields,

un giardino a forma di lacrima dedicato alla memoria di John Lennon.

La scelta del luogo non è certamente casuale,

Strawberry Fields si trova infatti proprio di fronte al Dakota Building, dove l’artista risiedeva e

dove fu assassinato l’8 dicembre di esattamente 35 anni fa.

Impossibile non fermarsi ad ammirare il mosaico di Imagine, ascoltando in sottofondo la voce di qualche appassionato, che nei dintorni canta i successi dei Beatles.

Indosso un abbigliamento comodo:

un caldo maglione e pantaloni no.nu  e

 ai piedi un paio di stivaletti Loriblu in camoscio nero, stringhe in raso, gemme e dettagli metal.
Qui a New York, peraltro, i miei stivaletti hanno riscosso un certo successo

(più di una persona mi ha fermato per strada per farmi i complimenti e io, guardando a terra per mostrarli meglio e dare informazioni dettagliate sul brand, 

ho continuato a trovare monetine da 1 cent…stai a vedere che mi fanno diventare pure riccaaa! ahahaha),
insomma, sono l’ideale per non passare inosservate!

Sweater: No.nu Milano
Pants: No.nu Milano
Hat: Zara
Booties: Loriblu
Sunnies: Dolce & Gabbana