"Cat à porter" (tra gattini e romantiche avventure parigine ♥)

Portare un po’ di rosa nel mondo è sempre una missione buona e giusta.

E non potendo esimermi dal compiere un atto tanto encomiabile e degno di lode,

eccomi qui con un look…rosé!^.^

La giacca in velluto rosa di Moschino, riserva anche una tenera sorpresa…

tanti gattini che spuntano qua e là dove meno te l’aspetti!

Sbucano dalle pieghe della giacca, dal taschino e persino sui bottoni…

è proprio il caso di dire: evviva il “Cat in Italy”! J

Il cappellino rosa invece mi ricorda una storia particolare, legata a Parigi.

Uno dei motivi infatti per cui mi piace comprare qualcosa ogni volta che viaggio è proprio questo (oltre al trascurabile dettaglio di essere una spendacciona...!), 

e cioè il fatto che poi ogni qualvolta indossi i miei acquisti, mi tornino alla mente piacevoli ricordi.

Comunque, torniamo a noi.
 Parigi.

Un po’ di anni fa.

Una settimana di lavoro nella capitale francese e un’unica mezza giornata libera.

Dopo un irrinunciabile giro di shopping e dopo aver realizzato che la coda esagerata fuori dal Louvre non mi avrebbe consentito di visitarlo per mancanza di tempo, decisi di fare una cosa nuova. 

E così, allegra e saltellante, stringendo tra le mani il mio bottino rosa, frutto dello shopping parigino, mi diressi verso la ruota panoramica in Place de la Concorde e optai per una veduta di Parigi dall’alto, da un posto per me insolito.

Decisione che si rivelò peraltro poco azzeccata, perché quella mattina il sole stava a poco a poco cedendo la scena a una leggera foschia.

Raggiunto il picco più alto, i miei occhi cercarono di bucare la nebbia che ormai avvolgeva la visuale, ma il posto che si vedeva meglio era la cabina sotto la mia e lì guardai.

C’era una coppia di giovani ragazzi, che avevo già notato prima di salire, 

perché lei indossava, ça va sans dire, un grazioso cappellino e ai piedi un paio di belle francesine, che avevano attirato la mia attenzione. 

Lui era alto, capello mosso fintamente spettinato, in jeans e giubbotto di pelle.
All’improvviso il ragazzo prese qualcosa dalla tasca del giubbotto e si inginocchiò. Lei lo guardò con aria sorpresa ed emozionata, scoppiando quasi a piangere dalla felicità.

Ora, tutto può essere.

Può essere che il mio spirito romantico e la mia fervida immaginazione quel giorno abbiano fatto gli straordinari. Può darsi, ad esempio, che quel ragazzo si fosse galantemente inginocchiato per allacciare la scarpa a lei, la quale portandosi le mani al volto per la sorpresa abbia esclamato:

“Mon dieu! Come allacci le scarpe tu, nessuno mai!”.
Ma a me piace restare ferma nella mie convinzioni,

cioè che quello che teneva in mano fosse un anello e che quella fosse una proposta di matrimonio!

Del resto, Parigi non è forse una delle città più romantiche del mondo?!

Scesa dalla ruota panoramica, di Parigi avevo visto poco o niente,

ma in barba alla foschia, a me al contrario si erano schiarite un po’ le idee.

 Mi era improvvisamente chiara una cosa che tengo tutt’oggi ben presente e cioè che, prima di imbarcarsi in un’avventura sentimentale con qualcuno, è sempre bene chiedersi se potrebbe essere uno da ruota panoramica.

Uno che ti porti in cima al mondo, per dirti che esisti solo tu.

Se si realizza che non è un tipo da ruota panoramica, invece di tormentare se stesse ed esasperare parenti e amici,

credetemi, è meglio lasciar perdere.
Tanto a Parigi la ruota continua a girare! ;-)

Jacket: Moschino Cheap and Chic
T-shirt: Blugirl
Jeans: Met
Shoes: Dolce & Gabbana
Bag: Moschino Love