MARPΣSSA. Donna, diva, dea.

Esiste un posto a Noto, in Sicilia, dove si respira aria di moda.
Dove, nel via vai di stilisti, creativi, fashion editors e gente del fashion system,

si ha l’impressione di trovarsi nel bel mezzo di una fashion week milanese, ma in un’atmosfera insolitamente più rilassata,

dove si gode di una cortese accoglienza e si gustano innumerevoli prelibatezze,

dall’ora della colazione, fino all’ora di cena.

Questo posto si chiama Marpessa, un bistrot dal fascino siculo-lombardo (bergamasco, per la precisione ^.^), diverso da qualsiasi altro locale presente nella città di Noto.

Il nome è un chiaro riferimento al mondo della moda e più precisamente a Marpessa Hennink, top model tra le più contese degli anni ’80 e ’90, la cui grazia innata e il cui incedere elegante in passerella, le valsero il soprannome di “Catwalk Contessa”.
Nata ad Amsterdam da genitori olandesi, con origini surinamesi da parte paterna, Marpessa aveva lineamenti scuri e un corpo perfetto, snello, slanciato, con le curve al posto giusto. Queste sue caratteristiche la fecero diventare la musa di due stilisti, all’inizio di quella che sarebbe stata la loro straordinaria carriera nel mondo della moda.

Sicilia, 1987.

“Pronto, sono Domenico. Stefano ed io abbiamo visto delle foto e ci hanno detto che sono tue. Vorremmo che scattassi il nostro prossimo catalogo.”
Domenico, è Domenico Dolce. Stefano, è Stefano Gabbana. E il destinatario della telefonata è Ferdinando Scianna, fotoreporter siciliano, oggi uno dei più noti fotografi italiani, ma allora assolutamente estraneo al mondo della moda.

I tre si incontrano e Ferdinando accetta l’incarico, accompagnato da un’unica raccomandazione:
“Metti il tuo feeling al nostro stile, in una tipica ambientazione siciliana.”
Parte così la spedizione in giro per la Sicilia, alla ricerca dello scatto perfetto. I soldi sono pochi, ci si muove sull’auto prestata dal cugino di Domenico, si dorme in piccole pensioni e Marpessa, si trucca e si acconcia i capelli da sola.

Dopo un inizio piuttosto sottotono, Scianna riesce a inanellare una serie di scatti memorabili, segnati dalla inconfondibile luce siciliana, con Marpessa che sembra la tipica ragazza isolana, sia negli abiti, che negli atteggiamenti.

La campagna sfonda, per tutti è l’inizio di una lunga carriera e Marpessa continua tuttora ad essere ambasciatrice della moda di Dolce & Gabbana e un’icona di stile.

Ma Marpessa è anche una figura della mitologia greca, figlia del dio del fiume Eveno. Contesa tra Idas e Apollo, dovette intervenire Zeus a separare i contendenti, lasciando libera Marpessa di scegliere.

Questa è tutt’altra storia, ma i riferimenti alla moda e alla mitologia, sono sinteticamente e perfettamente riassunti dalla scritta che campeggia all’ingresso del locale:

 “Marpessa. Donna, diva, dea.”

Il locale è arredato in modo minimale contemporaneo, con la pietra tipica lasciata a vista e, assolute protagoniste, le foto della modella incorniciate ad arte. L’ambiente è intimo e raccolto e la sera, a lume di candela, si vela anche di una nota di romanticismo. Ottima la pasticceria, gustosissimi gli aperitivi presentati su scenografici taglieri e freschissimi i prodotti usati per preparare piatti tipici della cucina siciliana (e non solo), cucinati in modo leggero.

Si sa, che spesso le cose più belle sono anche le meno facili da scoprire…e infatti Marpessa si trova passeggiando per le vie barocche di Noto, in un piccolo vicolo nella zona del Teatro, lontano dalla confusione del Corso principale. 

Ma chi trova Marpessa, trova un tesoro.;-)

MARPESSA, Vico Carrozziere 10/14, Noto
www.marpessanoto.it