C’era una volta un giubbino di jeans triste e sconsolato.
Si aggirava nel guardaroba circondato da tante altre giacche colorate e decorate, che lo facevano spesso sentire pervaso da una sensazione di inadeguatezza e di disagio.
C’erano giacche con stampe e fantasie vivaci che chiacchieravano allegramente ed eccentricamente tra loro, raccontandosi con fare compiaciuto le proprie uscite…chi con pantaloni dalle lunghe gambe da urlo, chi con minigonne sempre al centro dell’attenzione, chi con amiche borse guardate con grande invidia da tutti…
C’erano poi giacche di lamè e giacche con applicazioni di strass e di paillettes, che facevano capannello tra loro spettegolando e ricordando con aria un po’ snob le serate speciali, gli inviti a party esclusivi e quanto fossero ogni volta inebrianti le bollicine dello champagne.
C’erano anche giubbini in pelle di varie tonalità, che avevano invece un piglio più sportivo e a tratti un po’ rock.
Si aggirava nel guardaroba circondato da tante altre giacche colorate e decorate, che lo facevano spesso sentire pervaso da una sensazione di inadeguatezza e di disagio.
C’erano giacche con stampe e fantasie vivaci che chiacchieravano allegramente ed eccentricamente tra loro, raccontandosi con fare compiaciuto le proprie uscite…chi con pantaloni dalle lunghe gambe da urlo, chi con minigonne sempre al centro dell’attenzione, chi con amiche borse guardate con grande invidia da tutti…
C’erano poi giacche di lamè e giacche con applicazioni di strass e di paillettes, che facevano capannello tra loro spettegolando e ricordando con aria un po’ snob le serate speciali, gli inviti a party esclusivi e quanto fossero ogni volta inebrianti le bollicine dello champagne.
C’erano anche giubbini in pelle di varie tonalità, che avevano invece un piglio più sportivo e a tratti un po’ rock.
Il giubbino di jeans osservava i suoi vicini di gruccia e ascoltava con attenzione e curiosità i loro racconti. E sebbene sentisse da più parti parlare dell’eleganza del minimalismo, spesso con una strana formula che suonava più o meno come Less is more, lui continuava a desiderare ardentemente di poter dar sfogo alla propria solarità ricoprendosi di colori, luccichii, pietre, perle, accessori dorati e maculati.
Molte sere nel buio della cabina armadio era così afflitto ed amareggiato, che si sarebbe addirittura ubriacato come una Sue Ellen qualunque, non fosse che il pensiero di dover poi partecipare alle riunioni degli “alcolisti griffati” lo metteva talmente in ansia, da distoglierlo repentinamente dal malsano intento.
Ma un bel giorno, dopo i mesi freddi trascorsi in assoluta tranquillità e inoperosità nel guardaroba, disturbato dalla luce di un raggio di sole che filtrava dalle tende, si risvegliò su un rigido tavolo da lavoro. Tra uno sbadiglio e l’altro si stropicciò i bottoni e notò accanto a sé ritagli di tessuto di diversi materiali e fantasie, pietre colorate, ciondoli, cuoricini, croci e angioletti dorati e addirittura campanellini tintinnanti.
<< Uè, buongiorno carissimo! Senti, noi avremmo deciso la location per discutere della nostra joint venture davanti a un ottimo brunch. Proseguiremo con un brainstorming e nel corso del meeting il nostro socio ci farà un briefing per l’andamento del team-work. Allora, ti giro la mail? Ci stai o no?>> disse incalzante un ciondolo ambrato.
<< Uè, buongiorno carissimo! Senti, noi avremmo deciso la location per discutere della nostra joint venture davanti a un ottimo brunch. Proseguiremo con un brainstorming e nel corso del meeting il nostro socio ci farà un briefing per l’andamento del team-work. Allora, ti giro la mail? Ci stai o no?>> disse incalzante un ciondolo ambrato.
Il giubbino, dopo un attimo di smarrimento, si fece spiegare dagli allegri e gioviali campanellini di cosa si trattasse in un linguaggio più comprensibile e quando capì, accettò la proposta di buon grado! La voglia di vedersi trasformato come aveva sempre desiderato era talmente forte, da fargli persino sopportare stoicamente il fastidio delle punture di ago e filo. Quando alla fine del lavoro si specchiò, ne fu entusiasta!
Cominciò così ad accompagnarsi spesso con pantaloni, jeans, gonne lunghe, abitini svolazzanti, sentendosi come sulla passerella di una fashion week… finalmente bello, trendy e felice!
Giubbino Jeans: realizzato da me (con l'aiuto di mamma, perchè io Sono una donna, non sono una saRta!)
Pantaloni: Gucci
Scarpe: Dolce & Gabbana
Borsa: Bruno Amaranti
Occhiali: Blumarine
Bracciale e anello cuore: Guess
Collana: realizzata da me
Pantaloni: Gucci
Scarpe: Dolce & Gabbana
Borsa: Bruno Amaranti
Occhiali: Blumarine
Bracciale e anello cuore: Guess
Collana: realizzata da me
Bellissimo !!!! Complimenti!!!!
RispondiEliminaGrazie mille per la visita !!!!
Aspetto per un nuovo commento!!!
xoxo.
oxanafashion71.blogspot.it
Grazie a te!^.^
EliminaComplimenti!! Non ti mancano di certo,oltre alla classe,fantasia e originalità!!Ciao Laura.
RispondiEliminaGrazie Laura! I tuoi commenti mi fanno sempre molto piacere!
EliminaA presto! :-*
Ma che bella la storia di questo giacchino !!!! Sei stata davvero bravissima, adoro il mood che hai donato alla tua giacca jeans ! Ti seguo anche io ! Un bacione
RispondiEliminaNew POST ♥
EIDESIGN GLAMOUR
EIDESIGN GLAMOUR facebook fan page
Grazie!!! Buon weekend! <3
EliminaWow...non sembra nemmeno la stessa giacca!!!!
RispondiEliminaPassa da me se ti va, mi farebbe piacere seguirci a vicenda =)
kisses,
vogue4breakfast.com/
Ciao Lucia! Grazie!
EliminaOra ti seguo, anche su instagram!
:-*
Davvero un post interessante ! Grazie per aver condiviso!
RispondiEliminaCHIC STREET CHOC
FOLLOW ME ON FACEBOOK
Grazie! :-*
EliminaI miei complimenti, hai fatto un lavoro stupendo e ridato veramente vita a questo giacchino!
RispondiEliminaTi va di passare da me?
Un bacio e buona serata
NEW POST
www.angelswearheels.com
Grazie Dania!
EliminaBacio!
hai raccontato questa storia in modo egregio, il pezzo di sue ellen mi ha fatto rotolare!!
RispondiEliminaIl giacchino è ora bellissimo, ma che brave tu e tua madre!
Don't Call Me Fashion Blogger
Facebook
Bloglovin'
eheh io ricordo Sue Ellen sempre con il bicchiere in mano!
Eliminaho la fortuna di avere una mamma che mi asseconda sempre in queste mie "follie" ;-)
un bacione!
anche io, ogni volta che entravano a casa si versavano un goccetto!!
EliminaDon't Call Me Fashion Blogger
Facebook
Bloglovin'
adoro il jeans
RispondiEliminahttp://couturetrend.blogspot.it/
anch'io! :)
EliminaBella e originale quella borsa!! S.B.
RispondiEliminaGrazie! :-*
EliminaBuon fine settimana
RispondiEliminahttp://couturetrend.blogspot.it/
il tuo è adorabile!! bacioni
RispondiEliminaGrazie Marika! :))
EliminaSolo per ringraziarti del gentile commento e augurarti buona giornata.
RispondiEliminaUn bacio
www.angelswearheels.com
Ciao cara,
RispondiEliminaGrazie di cuore del tuo bellissimo commento ^__^
Io ti seguo adesso vua FB e Bloglovin.
Un bacione,
Nico
www.nicoleta.me
Davvero sorprendente come hai trasformato la giacca di jeans, ed altrettanto adorabile come ci hai descritto la sua storia..Complimenti
RispondiElimina