<< Oh, ma certo ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con la storia della moda. Tu guardi questa jumpsuit di Michael Kors, per esempio. Ma quello che non sai è che non si tratta di una semplice “tuta”.
E sei anche allegramente inconsapevole del fatto che fu il fiorentino Ernesto Michahelles, in arte Thayaht, pittore e scultore ma anche stilista futurista, ad inventare la tuta nel lontano 1919. E che il termine “tuta” fu proprio coniato da lui, per descrivere il modello a forma di T ricavato da un unico pezzo di tessuto. Allacciata sul davanti, sette bottoni, una cintura, poche cuciture, taglio rettilineo, fu pensata come capo eversivo, pratico, universale, ma soprattutto antiborghese.
E poi è stata Elsa Schiaparelli, se non sbaglio, a disegnare nel
Il modello base è pur sempre quello di paracadutisti, aviatori e sciatori. Ma certamente tu ignori che fu proprio un pilota d’aereo, nonchè marchese e stilista, Emilio Pucci, a riscuotere nel 1947 un enorme successo, mettendo sul mercato una linea di tute da neve, realizzate inizialmente solo per gli amici più stretti. E fu sempre lui a brevettare nel 1960 il tessuto Emilioform, una combinazione elastica di shantung di seta e helanca, che fece la fortuna del primo total look in versione jumpsuit.
E poi la tuta è rapidamente comparsa nelle collezioni di diversi stilisti: per Paco Rabanne, in materiale metallico e per Pierre Cardin, un modello seconda pelle da scenario futurista. Ampia e bianca con pantaloni a zampa e parte alta a doppiopetto, abbinata a cravatta bordeaux, gemelli ai polsi e tacchi alti, per Valentino. Bianca a maniche lunghe, colletto, pantalone palazzo arricciato in vita e tasche laterali, per YSL. Entrambe del 1970.
Fino ad arrivare a poco a poco alle reinterpretazioni dei giorni nostri: in seta scozzese, in stampa floreale, in maglia metallica, in stile gipsy, marinaro o orientale. Che sia chic o casual, per il giorno o per la sera, per la stagione calda o per quella invernale, la jumpsuit è diventata un capo cult del guardaroba femminile.
E siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di stare semplicemente osservando una banale tuta, senza considerare che dietro sia rappresentato molto di più di ciò che appare.>>
E siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di stare semplicemente osservando una banale tuta, senza considerare che dietro sia rappresentato molto di più di ciò che appare.>>
Lo confesso, ho sempre sognato di lanciarmi in un monologo stile Miranda Priestly nella famosa scena del maglioncino ceruleo!!! :-)
Ricordate?
Ricordate?
Jumpsuit: Michael Kors
Cardigan in lana e applicazioni di pelo: Gaudì
Tronchetti stampa cocco: Dolce&Gabbana
Cintura: ALV Andare Lontano Viaggiando by Alviero Martini
Cappello: Patrizia Pepe
Borsa: Sem Vaccaro
Anello con ranocchio: Brocantage Novegro Mi
Bracciale: D&G
Occhiali: Burberry
Cardigan in lana e applicazioni di pelo: Gaudì
Tronchetti stampa cocco: Dolce&Gabbana
Cintura: ALV Andare Lontano Viaggiando by Alviero Martini
Cappello: Patrizia Pepe
Borsa: Sem Vaccaro
Anello con ranocchio: Brocantage Novegro Mi
Bracciale: D&G
Occhiali: Burberry
Ecco qui la scena a cui mi riferivo, tratta da "Il diavolo veste Prada":
http://vimeo.com/41705049
Hey Love,
RispondiEliminaSuch a great look. Love the way you styled it.
I would like to invite you to join www.STARPIQ.com
where u can share your beautiful looks and get more visitors for your blog.
Have a great weekend,
Nicole
Hi Darling!
EliminaI've shared one of my looks on starpiq.com ;)
Thank you very much!
Kisses
Polly
Ciao Polly! Che look impeccabile, non riesco a trovare niente che stoni, nemmeno gli stivaletti, che se fosse per me non metterei mai! =)
RispondiEliminaMarghe